Il progetto “Itinerari di benessere” nasce da un incontro felice tra Nèfesh Onlus Psicologi e TaT@rch, abbiamo deciso di unire le competenze e proporre un’idea di visite culturali diversa: creare un’opportunità per vivere i luoghi più belli di Napoli e dintorni attraverso un’esperienza che unisca arte, cultura, storia, natura, emozioni, corpo e mente.
Si tratta di visite guidate esperienziali, in cui i partecipanti si tuffano nella storia, nella mitologia, nell’arte, nell’architettura e nella cultura dei luoghi visitati grazie all’Architetto Tania Talamo, mentre gli Psicologi di Nèfesh Onlus offrono loro stimoli per il corpo e la mente, attraverso riflessioni, letture, pensieri da condividere.
Un invito a soffermarsi sullo splendore dei luoghi e dei paesaggi e ad ascoltare le proprie emozioni, a scoprire le risonanze emotive che la visita crea, attraverso stimoli di riflessione o sessioni di esercizi di bioenergetica, per recuperare l’integrazione corpo-mente.
L’ottima collaborazione con Nèfesh Onlus (Psicologi e psicoterapeuti associati per la persona e per le famiglie e fornisce un servizio qualificato di psicoterapia economicamente sostenibile, per colmare il vuoto di welfare tra le lunghe attese del contesto pubblico ed i costi non sempre accessibili del privato. E’ attenta alla promozione del benessere a 360 gradi e, in particolare, vicina al mondo della scuola, con attività come sportelli di ascolto, progetti di orientamento e sostegno alla genitorialità, che hanno enormi ricadute positive sulla collettività), ha dato vita già alla realizzazione di alcune visite interessanti presso il Bosco di Capodimonte, il Parco Vergiliano e alla Collina del Vomero alla scoperta del Liberty.
Unico obiettivo: diffondere la cultura del benessere psicologico attraverso il rapporto con l’ambiente, con i luoghi storici del territorio, stimolando la parte più interiore di noi.
E’ un modo diverso di occuparsi di sé. Un progetto innovativo che ci appassiona, un modo per integrare discipline e saperi diversi, creare tra le persone reti di relazioni che passano per l’emotività e l’esperienza dei luoghi. Perché il benessere psicologico, dei singoli e della città, parte da un modo diverso di vedere le cose.
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