La Cracking Art in difesa dell’ambiente!

Vi è mai capitato di imbattervi in grosse installazioni di plastica colorate a forma di animale?
Bè a Napoli mi succede spesso in metro, quando arrivo alla Stazione Centrale e incontro all’uscita un’invasione di “maruzze”, cioè di lumache!
La visione è piacevole vi dirò, la stazione è piena di colore e l’invasione è anche artistica, quell’arte legata alla contemporaneità e alla cultura dei nostri tempi.

Stiamo infatti parlando della Cracking Art  con un gruppo di artisti che la compone, un movimento artistico nato a Biella nel 1993 composto attualmente da Renzo Nucara (1955, Cream), Marco Veronese (1962, Biella), Alex Angi (1965, Cannes), Carlo Rizzetti (1969, Bruxelles), Kicco (1969, Biella) e William Sweetlove (1948, Ostenda), che si propone di modificare le regole dell’arte, posizionando le opere in luoghi di passaggio come strade, piazze o centri commerciali, ma anche in grandi monumenti e con un scopo ben preciso quello di salvaguardare la natura.

Metro Garibaldi -Napoli
Vi chiederete cosa c’entrano degli animali di plastica, con la natura e l’ambiente? C’entrano eccome.

Partiamo dall’uso della plastica, quella riciclata per giunta, c’è un motivo per il quale essa viene utilizzata per le istallazioni: il nome Cracking deriva, infatti, dal processo tramite il quale il petrolio viene trasformato in plastica, il cracking catalitico appunto. Il significato esatto del verbo inglese ‘to crack’ è scricchiolare, spezzarsi, incrinarsi ed è proprio a questo concetto che il gruppo artistico fa riferimento: l’uomo contemporaneo si divide tra le origini legati alla natura e il futuro sempre più artificiale ed irrispettoso dell’ambiente che lo circonda e che fa sì che egli possa trovarsi sulla Terra.  L’utilizzo dei materiali plastici vuol fornire un nuovo modo di riciclare ed adoperare la plastica da una parte e dall’altra ricordare quanto gli elementi artificiali facciano parte ormai della vita di ognuno di noi. Da qui deve nascere la consapevolezza dell’importanza di tutto ciò che è naturale, il rispetto per il grande ecosistema terrestre.

I soggetti sono degli animali, come la chiocciola, la rondine, le rane, i lupi, i pesci, i suricati, le stelle marine, anche loro hanno una logica:  ognuno di loro rappresenta un diverso luogo del mondo ed un diverso ecosistema e tramite loro viene mostrato come questi siano quotidianamente in pericolo, oltre ad avere un loro significato intrinseco.

Cracking art alla Reggia di Caserta

Un esempio? La chiocciola:  è uno degli animali più esemplificativi della filosofia Cracking perché grazie alle proprietà della bava è simbolo di rigenerazione e miglioramento. Si muove lentamente e per questo rappresenta il procedere per gradi e in modo sicuro verso un obiettivo. È anche un animale attualissimo perché con la sua casa è associabile non solo alla dimensione domestica ma anche alla comunicazione e, in Italia, al simbolo della posta elettronica. Inoltre la spirale del suo guscio da un lato ricorda l’organo dell’udito e quindi suggerisce la capacità di ascolto, dall’altro esprime il movimento verso l’alto che regola l’universo (dal sito www.crackingartgroup.com).

Restiamo in attesa di nuove  “invasioni” come queste se servono a smuovere le coscienze e insegnano il rispetto per la natura, l’amore per l’arte e l’abitudine al riciclo!!!

Scritto su www.econote.it 

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